Le due installazioni che costituiscono Safari indagano il nostro rapporto con l’Africa, la sua cultura e i suoi abitanti. Punto di partenza è il viaggio, la cui traduzione in lingua Swahili è, appunto, safari. 
Nel mettere a confronto due modi di spostarsi radicalmente diversi (perché generati da ragioni e motivi contrapposti), si vuol proporre una riflessione sul presente; da una parte il viaggio del turista occidentale verso l’Africa, continente percepito come luogo di esotismo viscerale, dall’altro il viaggio del migrante in cerca di opportunità, viaggio quasi sempre coatto, gravido di incognite e pericolo, toppo spesso fatale. 
Per sottolineare meglio questa radicale contrapposizione e frattura, si è deciso di presentare i due lavori in sedi espositive diverse seppur molto vicine: la Pinacoteca Civica Podesti di Ancona ha ospitato Lamu, installazione costruita a partire dalla esperienza personale di un viaggio in Africa; nella limitrofa Galleria Puccini è stato presentato Sans Papier, un intervento calibrato attorno all'odierna ed epocale migrazione degli africani verso l'Europa.
La radicalità della scelta ha comunque garantito al visitatore il collegamento e la fruizione unitaria del progetto, consentendogli forse una riflessione più lunga