2009
Questo progetto di arte pubblica ideato da Voyagerlab (Massimo Cartaginese e Silvia Paoletti) ha richiesto una lunga serie di aggiustamenti prima di raggiungere la forma definitiva.
Nato come intervento di supporto e comunicazione per il Comitato Popolare di Villanova che da anni si batte contro la presenza della raffineria dell'Api a Falconara Marittima, il progetto è stato successivamente promosso e finanziato dalla Provincia di Ancona.
Il campo di indagine si è così allargato all'intero territorio della Valle Esina prendendo in considerazione la serie di trasformazioni morfologiche, ambientali e sociali sopravvenute a causa della crescente industrializzazione dell'area.
Il nostro punto di vista è stato infine reso pubblico con l'allestimento d'una installazione di grandi dimensioni nell'ambito del festival L'acqua, la memoria .
Paesaggi interrotti si è proposto di sperimentare la facoltà di abitare tornando a percepire il territorio come una presenza viva nel pensiero dei suoi abitanti.
L'intervento ha cercato di ricomporre l'antica rete di relazioni tra i residenti e la valle, relazioni ormai perse e dimenticate; assieme a questo si è cercato di evocare quei racconti e quelle usanze scivolate ai margini della quotidianità.
Per raggiungere questo obiettivo sono stati utilizzati grandi manifesti pubblicitari caratterizzati da messaggi verbali e iconici in grado di stimolare la riflessione sul paesaggio della memoria, che in quanto tale, è più ampio, variegato e meno definibile dell'attuale.
In ciascun manifesto un’immagine è legata ad un detto popolare del luogo o un proverbio.
Il proverbio è generalmente considerato un luogo comune, frutto di sapere anti-scientifico, effimero e superstizioso. Tuttavia, "luoghi comuni" sono anche gli spazi fisici dove la gente si ritrova e ritrova il senso di appartenenza. L'allestimento dei poster in un'unica, grande installazione, ha consentito di conformare un inedito "luogo comune" ricco di stimoli e promotore di nuove chiavi interpretative del territorio locale.