Mirror è il nome utilizzato su Internet per indicare un sito copia di un altro. 
Il sistema è tra quelli escogitati per aggirare i "posti di blocco" che nella rete vengono istituiti dai governi con lo scopo di oscurare contenuti e informazioni compromettenti: l’esempio più noto è quello di Wikileaks. Il gruppo di Assange, abbandonato dalla società che gestiva tecnicamente il dominio wikileaks.org, è tuttavia rimasto ben presente sul Web grazie ad una campagna che invita gli utenti a fare copie del sito originario. 
Il lavoro ideato per la rassegna XD01 parte da queste considerazioni, sviluppandole in forma di gioco partecipato. Un tabellone riproduce lo schema logico-concettuale che è dietro ai siti "mirrors".
Il tabellone riporta anche le semplici regole del gioco: sta al pubblico completare interamente (o parzialmente) il layout utilizzando gli adesivi copia dei contenuti iconografici prestampati.

Il lavoro utilizza disegni di Bruno Mangiaterra e fotografie di Giorgio Cutini.

























XD.01 user experience designer galleria Spazio Concept, Milano