2011
Il nome rappresenta la nostra identità contribuendo in modo significativo alla sua costruzione.
Immaginarci senza nome risulta quasi impossibile: ci affidiamo costantemente alla unicità semantica del suo suono. Talvolta il nome nasconde significati sorprendenti del tutto slegati dalla sua funzione precipua, quella di stabilire l'identità della persona.
Un anagramma scardina il mio nome-cognome trasformandolo in una frase che evoca un altrove improbabile: Massimo Cartaginese diviene C/o:Mars’ tin seas image.
Con la particolarità di non riferirsi ad un paesaggio fantastico ma alla sua rappresentazione: immagine dei mari di stagno su Marte.
"Un uomo si propone il compito di disegnare il Mondo. Trascorrendo gli anni popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri, di cavalli, di persone. Poco prima di morire scopre che quel paziente labirinto di linee è l'immagine del suo volto." (J.L. Borges)
Concepire l’uomo quale immagine del cosmo non è un’idea nuova.
In epoca umanistica, tra gli altri, Pico della Mirandola ha definito compiutamente l'idea di microcosmo: l'anima o la mente umana, attraverso un graduale processo conoscitivo, giunge a formare in sé l'immagine del cosmo intero.
In anni a noi più vicini, le categorie concettuali che la geografia umanistica ha posto al centro della sua indagine, rendono evidente che le sole terrae incognitae ancora inesplorate sono quelle della soggettività. La rappresentazione del mondo è frutto della sua trasformazione in linguaggio, letterario o visivo, e diviene un prodotto culturale creato dalla percezione e dall'immaginazione.
In questo lavoro, la progressiva perdita di riconoscibilità dei miei tratti somatici, il loro aggrovigliarsi in matasse di linee, il loro finale configurarsi in forma di “mappa”, segue il procedimento dell'animazione di disegni. La fluida successione dei passaggi si rivela essere lo strumento più efficace per delineare nuovi ed ambigui paradigmi cartografici, rappresentazioni ambivalenti e in bilico tra individuo e mondo, tra somatico e geo-grafico.
Videodromo Ancona, 2011 | Mediamorfosi Napoli, 2011 | Me, myself & I Pinacoteca Albertina Torino, 2019)